Sfincione

La pizza dei palermitani

Lo sfincione (dal latino “spongia”, spugna) è una focaccia di grande spessore che nell’antichità sostituiva il pane durante le feste, ma che alla vista è più simile alla pizza. E’ preparato con cipolle, acciughe, pomodoro, origano, pangrattato e pezzetti di caciocavallo. Lo si trova a taglio in teglie rettangolari, soprattutto nelle gastronomie e nei panifici più attrezzati, ma è altrettanto facile trovarlo in giro in città in una variante più leggera, più agevole per il take away da consumo immediato, nelle mitiche lambrette, e “lape” ambulanti degli sfincionari.

 

I lapini modificati “a sfincione” sono dei veri forni su tre ruote, con il cassettone che ospita piastre incandescenti per tenere calde le porzioni e un piano superiore per tagliare e condire. Nella quasi totalità dei casi gli sfincionari montano sul lapino un altoparlante che diffonde una voce ormai integrata nella tradizione della città: un nastro registrato (lo stesso per più ambulanti) che tra le altre cose invita a provare lo sfincione appena sfornato, dall’odore irresistibile: “chi ciavuru! Uora u sfurnavu!” (che odore! L’ho appena sfornato!)

(Foto ©Vincenzo Allotta per Crocche.it)