Babbaluci

Street food da succhiare

I babbaluci sono lumache terrestri ben sciacquate e bollite con un particolare procedimento preparatorio per far sì che a cottura ultimata la testa risulti fuori dai gusci. Quindi si condiscono con sale e pepe, una tempesta di prezzemolo e abbondante aglio soffritto in olio d’oliva. Sono il piatto tipico del Festino della patrona della città, Santa Rosalia, il 14 luglio, ma già da fine giugno e per tutta l’estate fanno bella mostra nei mercati.

 

Il modo più caratteristico (ed efficace) per gustarle è succhiando il mollusco direttamente dal suo guscio, una prassi che genera un tipico rumore non esattamente elegante, ma del resto il cibo da strada, notoriamente, al galateo non ha mai reso conto. Il termine babbaluci deriva dall’arabo “babuch” (lumaca), ennesimo retaggio di una dominazione storica che dall’Alto Medioevo ha cambiato il volto e la storia della città per sempre. I babbaluci più grandi, detti “crastuna” per vie delle spiccatissime corna (da “crasto”, ossia il montone) sono una vera specialità, cucinati con una fantastica salsa di pomodoro e cipolla.

(Foto ©Vincenzo Allotta per Crocche.it)