Pane ca meusa
Piaceri medievali
Il pane ca meusa (o mieusa, in italiano milza – ma per i puristi del dialetto, la pronuncia corretta è “pani ca mievusa”) è una pagnotta (“vastedda”) al sesamo imbottita con pezzetti di milza, polmone e trachea (“scannaruzzàtu”) di vitello precotti e fatti rosolare a fuoco lento nella sugna, in tegami di rame.
Può essere servito “schiettu”, cioè con solo uno spruzzo di limone, o maritatu, ovvero accompagnato ricotta e/o caciocavallo. E’ una specialità risalente al Medioevo e legata a un’antica comunità ebraica specializzata nella macellazione degli animali.
Il mieusaro ha un’attrezzatura inconfondibile: un pentolone inclinato per raccogliere il grasso in cui si cuoce la carne, una forca a due denti per prendere i pezzi che finiranno nel panino e una tipica paletta forata con cui si pressa la pagnottina per far scolare l’olio in eccesso. La sfida tra i meusari di Palermo è accesissima e divide gli amanti di questa pietanza in vere e proprie tifoserie, schierate per l’uno o per l’altro.
(Foto ©Vincenzo Puglisi per Crocche.it)